I caduti del 2021

Salve mie cari, prima di cominciare con il nostro tradizionale elenco di fine anno, ci teniamo a fare la stessa premessa dello scorso anno, perchè è assolutamente dovuta, visto il nefasto anno (decennio?) in cui ci siamo ritrovati.

Come forse alcuni di voi sapranno, questo format è uno dei pochi classici del nostro blog. Nel caso foste nuovi sulla piattaforma, cercando qui di fianco, potrete vedere che scriviamo un articolo sulle serie tv cancellate ogni anno. Sempre con lo stesso titolo. Ci rendiamo conto che, senza ombra di dubbio, non sono queste le scomparse che contano di più quest’anno ma, con immensa umiltà, ci auguriamo di non offendere nessun lettore con il nostro titolo, nella speranza che tutti riescano a cogliere l’idea, nata anni fa, dietro il format.

Detto questo, lasciatevi presentare gli audiovisivi seriali caduti 2021:

Cowboy Bebop

La regola è una: non adattate gli anime.

American Gods

Una produzione più che travagliata, dove neanche Gaiman stesso è riuscito a risollevare gli ascolti. C’è una speranza forse per un film o una mini-serie per dare una conclusione ai restanti cliffhangers.

Cursed

Dobbiamo far finta di essere sorpresi?
Cancellata dopo una singola stagione, dopo la quale l’intero cast è stato rilasciato dai rispettivi contratti per poter accettare nuove proposte lavorative. Senza far troppo rumore.

Questa serie è piaciuta più alla critica che agli spettatori, ma noi per una volta siamo dalla parte degli spettatori. Nessuno ne sentirà la mancanza.

Julie and the Phantoms

Troppo High School Musical per il 2021? Forse.
Troppo scontata a causa della già esistente serie brasiliana “Julie – Il segreto della musica”, targata Nickelodeon? Non sta a noi sentenziarlo, anche se onestamente approviamo raramente i remake.

Prodigal Son

La Fox e la Warner non vanno mai d’accordo ultimamente.

La serie ha una trama tutt’altro che scontata, ma nonostante questo non ha mai brillato negli ascolti e ciò ne ha sentenziato la cancellazione. Tuttavia sembra andare molto meglio sulle piattaforme streaming, potrebbe la Warner Bros decidere per questa strada? Nì.
Questo perché bisognerebbe affrontare anche le grosse difficoltà produttive, in primis gli impegni non certo scontati di Micheal Sheen. Staremo a vedere.

Y: the Last Man

Anche qui, critici in delirio, spettatori meh.
Molti si sono lamentati come, dopo una premessa davvero affascinante, la storia si sia in sostanza arenata.

Il problema principale probabilmente è anche la distribuzione: un episodio a settimana è una scelta incredibilmente penalizzante per una serie così tanto densa. Numerosi personaggi, relazioni e ruoli da ricordare, che sarebbero stati sicuramente digeriti meglio con la possibilità di vedere più episodi di fila.

Last Man Standing

Seriamente parlando, quante altre volte la devono cancellare?

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