American Horror Story 10×01 – la fotografia desaturata già ci convince (SPOILER)

Bentornati e benvenuti in una nuova rubrica che noi abbiamo intitolato #AmericanHorrorSunday ! Ebbene si, ci diamo agli hashtag accattivanti. Ma perché questo hashtag? Perché da oggi e per le prossime 9 domeniche pubblicheremo su questo blog un articolo a settimana riguardante le nuove puntate dell’ultima stagione di American Horror Story, serie appena approdata sulla piattaforma Disney+.

Come inizia questa nuova stagione?

Conosciamo la famiglia Gardner: Harry, padre e sceneggiatore affermato ma con il blocco dello scrittore, Doris, che ha da poco intrapreso la carriera da interior designer autodidatta e Alma, la figlia con la passione per il violino. I Gardner si sono da poco trasferiti da New York a Provincetown, classico degli horror in cui un gruppo di persone passa a vivere da una grande città a un paesino sperduto di pochissime anime in cui non ci vorresti stare nemmeno se ti pagassero, eppure ogni volta ci vanno…

Questo paradiso in terra è grigio, decadente e con quattro case in croce, sempre grigie, dove il clima è, indovinate, grigio. Che bell’inizio… per di più gironzano intorno dei tipi loschi con il volto pallido, vestiti di scuro e orecchie e denti a punta.

Doris e Alma vengono inseguite da uno di loro, chiamano la polizia e OVVIAMENTE, altrimenti la storia finirebbe subito, risolvono tutto etichettandolo come un tossico dipendente innocuo. Altro tipico cliché.

Intanto in città si aggira una certa Karen, detta Tubercolosi Karen, data la sua condizione cagionevole, che incita i nuovi arrivati a darsela a gambe e tornarsene nella Grande Mela. Ma ovviamente loro restano.

Harry non riesce a risolvere il suo blocco dello scrittore quindi decidere di andare nel locale del paesino, l’unico di fatto, a darsi all’alcol. Sul palco salgono le star del momento, e dal nostro punto di visto anche della stagione, Belle Noir e Austin Sommers a cantarci una dolce canzoncina in un’atmosfera dark lounge che a noi piace tanto. Finita la magia, i due tentano un mezzo flirt con il nostro protagonista invitandolo al loro tavolo e offrendogli da bere. Entrambi sono due star nel settore del cinema e della sceneggiatura e vogliono prendere sotto la loro ala il povero Harry, che soffre pure di bassa autostima. Ti capiamo fratello, eccome se ti capiamo!

Harry dopo tanti tentennamenti accetta l’aiuto e si unisce alle grandi bevute di gruppo. Tornato a casa la famiglia Gardner subisce un nuovo attacco da uno di quegli ibridi vampiri-sirene malvagi e l’uomo riesce ad ucciderlo. Finalmente si convincono che Princetown non sia il miglior luogo dove vivere, ma HEY! ecco un nuovo personaggio appena introdotto con il solo scopo di portare ANCORA avanti la trama: la manager, forse, di Harry che lo obbliga a stare lì, perché … SI, perché costa e deve stare lì, punto e zitto.

Intanto Belle Noir se la spassa con il gigolò del villaggio e come aftersex invece che la classica sigaretta lei tira fuori le zanne e gli succhia del sangue, consensualmente. Bene! In più Tubercolosi Karen sequestra un bambino, a chissà chi e lo consegna a Belle Noir, con riluttanza. Che ci vuole fare? Sicuro lo scopriremo, magari qualcosa che abbia a che fare con un sacrificio per rimanere giovani?

Harry stravolto e pure arrabbiato per l’obbligata permanenza, riceve una telefonata da Austin che gli propone un modo facile ed efficace per risolvere il suo blocco dello scrittore: ingerire delle misteriose pillole nere SENZA NOME e SENZA CHE NESSUNO SAPPIA COSA CI SIA DENTRO. Molto bene, c’è da fidarsi! Di ritorno a casa Harry ne ingoia una davanti ad Alma e… l’episodio si conclude.

Riassumiamo: siamo in un paesino sperduto nel nulla, con quella che sembra essere una maledizione vampirica o sirenica chi lo sa, i protagonisti sono una famiglia allo sbaraglio e siamo senza via d’uscita? Promette bene!

A parte gli scherzi, come primo episodio possiamo dire che non c’è male, anzi, sembra interessante. La particolarità che ci ha convinte di più è la fotografia desaturata, che pensiamo di non aver mai visto in American Horror Story, abituate ad un Ryan Murphy colorato e glamour, qui di tutto ciò non c’è nulla e per noi è un punto a suo favore. Una cosa, che invece Murphy mette spesso, ma che funziona molto bene in questa stagione nello specifico, è la regia voyeristica, soprattutto contando la scena delle creature che spiano i protagonisti dalla finestra.

I personaggi sembrano interessanti, soprattutto Austin e Belle, ma anche Karen, secondo noi ha tanto da raccontare lei.

Tirando le somme, come inizio siamo soddisfatte, vediamo cosa hanno da offrirci con questa ultima stagione di American Horror Story!

Al prossimo articolo!

#AmericanHorrorSunday

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