E’ giunto il momento.
La conta dei caduti nella guerra più dolorosa, quella tra spettatori e palinsesto, è alle porte.
Quali serie sono sopravvissute alla cancellazione? Quali invece si sono unite alle vittime del 2016?

Le dipartite sono state tutte tragiche, dolorose, a tratti devastanti; ma in questo piccolo rendez-vous proviamo a segnalare le più significative e, a nostra modesta opinione, degne di INDDIGGGNNNIZZZZIONE!!1!1
1) MORTI SUL NASCERE: Powerless

Quando si dice una vita breve, ma intensa. Questa piccola serie comica sui supereroi poteva avere del potenziale, ma la NBC l’ha cancellata ancor prima della fine della prima stagione, seguendo l’andazzo preso con Constantine. Rest in peace, sweetie.
2) MORTI E RISORTI: Sense8

Anche chiamato “Il miracolo delle infradito”.
C’è voluto poco più di un mese e qualche miliardo di fan incazzati come una vipera cornuta nel deserto del Gobi, per dare almeno un degno finale a questa serie fantastica. Non è una terza stagione, ma meglio di niente. Per ora …
3) SOGGETTI A MORTE PRECOCE: The Get Down

Nel 2017, i rapporti con Netflix si sono incrinati male, a tratti malissimo.
Con Sense8, questa serie è stata la goccia che ha fatto traboccare la cisterna di risentimenti.
Sensuale, divertente, tragico, mozzafiato. Ideato da Baz Luhrmann (aka il papà di Moulin Rouge) e Stephen Adly Guirgis, questo piccolo gioiellino è stato amore a prima vista, sebbene inizialmente fossi scettica.
Insomma non sono tipo da show musicali, soprattutto se trattano di rap; ma un’ arcobalenosa New York di fine anni 70, tra Bronx e Manhattan, in un mix di moralità cristiana e libidine profana, mi ha attirato nella sua tela. The Get Down è stata una piacevole e dolorosissima scoperta.
Colma di black-power, lgbt come se piovesse, bellissime citazioni e un panorama musicale vastissimo, che va ben oltre il rap, passando dalle ballad latine alla disco music.
La serie aveva tantissimo da dare, ma apparentemente Netflix ha deciso di buttare l’orgoglio diversity nel cesso per il 2017. Speriamo ancora in un recupero della ragione.

4) LE VITTIME TRASH: Scream Queens

Poco da dire. Era trash, quindi pensavamo potesse sopravvivere un po’ di più nel palinstesto, soprattutto visto il cast popstellato. Ci sbagliavamo.
xoxo
5) MORTI STELLARI: Dark Matter

Una delle poche serie fantascientifiche che mi avevano preso, assieme a Killjoys. Quest’ultima è stata rinnovata, mentre Dark Matter non ha avuto altrettanta fortuna. Riposa tra le stelle, piccola.
6) MORTE ERA-DANNATAMENTE-ORA!: Last Man Standing.

Non credo di aver mai odiato tanto una sitcom.
Avete presente quel conoscente fastidioso, che tentando di fare il simpatico, ottiene come unico risultato quello di essere semplicemente più odioso? Ecco, questo programma è esattamente questo!
7) MORTI OMOEROTICHE: Will

Dobbiamo aggiungere altro? No, perchè volendo, possiamo, ma non vorremmo offendere la pubblica decenza. Siamo davvero, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto dispiaciute…
8) LA MORTE DI GRAZIA, GRAZIELLA E GRAZIE AL …: Teen Wolf, The vampire diaries & Pretty little liars
Dette anche “Le tre dell’Ave Maria”, queste Totò, Peppino e la Malafemmena del trash hanno fatto storia, diventando un must nel palinsesto di non pochi pomeriggi adolescenziali di buona parte di noi. Con gli ultimi season finale si chiude, nel bene e nel male, un’era per moltissimi teleaddicted.
9) MORTI PER IL TROPPO DIRE: Dirk Gently’s Holistic Detective Agency

Dirk Gently è una di quelle serie che guardi tutta d’un fiato e che quando poi arrivi alla fine hai bisogno di wikipedia per mettere insieme i pezzi, ma la cosa non ti crea problemi perché capisci che anche i personaggi dello show sono sulla stessa barca. Completamente fuori da ogni logica e con alcuni personaggi davvero degni di nota ammettiamo di aver finito la prima stagione in una sola giornata e di attendere con ansia la seconda che potrebbe arrivare presto su Netflix
10) MORTI IN CASA: Marco Polo

Diciamo pure quando Netflix ha cancellato questa serie con cast parzialmente italiano ci siamo offese parecchio e ci siamo sentite subito un po’ Pietro Savastano che dice “mo ce ripigliamm’ tutt’ chell ch’è ‘o nuost'”.
E, visto che non ci siamo ancora riprese, non possiamo fare altro che salutarvi con una menzione speciale al povero piccolo e bullizzato….


A me Last man standing piaceva! ahah mi è spiaciuto che sia stata cancellata!
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