Oggi voglio portare la vostra attenzione sulla prima anteprima internazionale che il Giffoni Film Festival ci ha messo a disposizione, facendoci risparmiare altri 5€ di biglietto che avremmo rimpianto .
Avendo posto l’anteprima durante la prima serata del festival, ci è venuto subito da pensare “Okay, la prima sera metteranno sicuro un’anteprima da bomba”.
Vi assicuro che quella sera una bomba c’è stata per davvero.
Nella mia testa.
In mezzo a cento bambini che parlavano, senza farmi capire una beata cippa del film.
Parliamo del terzo capitolo della saga dedicata ai bolidi da pista, firmata Pixar.
(Che apparentemente ci teneva a farci capire per la terza volta, quanto sia favolosa la vita di un’automobile a confronto della nostra, passata tra patatine, divano e serie tv.)

Cars 3.

In Cars 3, ritroviamo il nostro Saetta McQueen, che, come al solito, si ritrova a passare da sfigato della situazione, campionissimo; trovando sempre la sciorta di arrivare primo all’ultimo secondo e facendoci così credere che tutti possono avere un momento LoserPants (morale: siate SEMPRE gentili con una mutanda sfigata.)
Come preannunciato, anche questa volta si trova a competere per il titolo di campione contro una new entry (con un nome a mio parere molto più originale e figo) quale Jackson Storm.
Anche se le domande senza risposta lasciate dal film sono tante – Chi siamo? Da dove veniamo? Perchè ci sono dell CowCar!? Perchè le automobili fanno pilates!? Perchè una di noi si è addormentata poco dopo l’inizio del film e ha sognato Crichetto che annunciava un photocall!?– ; tutto sommato, ammetto che questo terzo capitolo è stato più piacevole del precedente, che mi ha fatto dormire per 3/4 di film.
Non mi dilungo molto, visto che il film uscirà nelle sale cinematografiche a Settembre, ma ci tengo a concludere lasciandovi un piccolo consiglio sul perchè, secondo me, Cars 3 merita la visione:
LOU.
Il corto Pixar è riuscito in pochi minuti ad oscurare i 109 minuti del lungometraggio e resta il motivo principale per cui consiglio vivamente di spendere quei 5 euro ed andare al cinema.

